Scritto da © giuliano leandro loy - Dom, 30/09/2012 - 17:24
La pioggia mi accoglie
e bagna il mio volto
nei miei ricordi
l’odore dell’acqua piovana
mescolata alla terra
*
La mia gioventù ormai sciamata
un’altra ruga di espressione
disegnata sotto il mio occhio
*
I miei colori di luce
peccato tu non li possa vedere
seppure posti ancora nell’animo mio
che li lascia fuoriuscire
dopo un acquazzone esistenziale
*
Implodono di gradazione e intensità
seppure siano invisibili alle tue certezze
*
Mi diffondo di silenzio
come questo cielo di oggi
che mi mostra la sua contrarietà
*
Tento di interpretare sempre
il senso oscuro delle mie angosce
d’insieme ai miei sogni
inquinati dalle mie passioni
e annegati nel mare della mia necessità.
*
Peccato per la tua distrazione
che ne è causa della tua cecità
interiore
*
Ho scagliato un dardo di fuoco
in questa notte
per misurarne la nostra distanza
e ho colpito il mio cuore
ancora palpitante tra le tue mani.
*
Sono semplicemente un uomo
che cerca di interpretare
il senso tuo d’angoscia.
Io che fronteggio il colore dei tuoi occhi
riassorbiti dalla tua incredulità
poiché in te vi leggo in ogni istante
il tuo appagante desiderio per la vita.
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