La nuova fornace

 

Sarebbe utile, a volte, poter ricominciare. Per non vivere con un peso dentro al petto. Il peso del controllo.Per vincere l'oscuro scrutare. L'oscuro scrutare che ci costringe a indagare su noi stessi. Chi è che ci guarda, osserva, mentre ogni minuto spalanca l'ignoto? Mentre ogni parola perde di significato? Io non voglio essere indagato, non voglio indagare me stesso. Rinnego questo oscuro scrutare. Rinnego il mio posto nel mondo. Rinnego la mia carne. Rinnego la mia anima. Rinnego tutto quello che posso rinnegare. Spingere il tempo oltre la stortura, dentro le terre del rovescio. Vivere per sempre e per sempre libero tra i fumi della nuova fornace, estraneo a ogni imposizione. Quel profumo di libertà che pare la mia sorte ribaltata. Tutto va come deve andare. Così ancora per qualche anno. Così ancora per tutta la vita. È come controllare l'incontrollabile, anche se ho dimenticato il mio corpo e con lui il mio nome.

 

© Gianluca Ceccato