Scritto da © Vittorio Fioravanti - Mar, 27/04/2010 - 11:05
Aspra ringhiera d’abbracci
lacci che avvincono i sensi
arti in decadente dolcezza
voglia rappresa sull’orlo
d’un prolungato
giuoco di mani
Mi dici no
ma raffreni gl’indugi
le crescenti esigenze
e nel drappeggio s’insinua
l’ansito nostro d’amanti
Penetro il tuo languore
le vinte tue membra
serpe che striscia sull’erba
piegata al passo
violento del vento
Labbra di miele
s’aprono al rito
d’attrazione e degrado
di giada l’idolo
giace ferito
tra foglie fresche
d’ambrata rugiada
Caracas, dicembre 2007
Vittorio Fioravanti
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