Scritto da © gatto - Ven, 25/08/2023 - 15:45
Abortivi Rossella
CORRISPONDENZE
Recensione di Raffaele Piazza
La raccolta di poesie che prendiamo in considerazione in questa sede presenta una prefazione di Enzo Concardi esauriente, centrata e ricca di acribia.
Scrive il critico che la poesia di Rossella Abortivi è essenzialmente di carattere esistenziale ed onirico allo stesso tempo con un’alternanza fra realtà e sogno che mette in luce i chiaroscuri di una vita vissuta con ritmi bipolari.
Evocativo il titolo Corrispondenze che farebbe pensare ad un’idea della ricerca espressa simbolicamente di inviare messaggi in bottiglia gettati nel mare del web.
Ogni singola poesia diviene una missiva per il fortunato lettore e tuttavia non può prescindere dalle altre, vista la compattezza semantica del volume espressione di una vita in bilico tra gioia e dolore come condizione umana imprescindibile per cui il lettore, cosa che accade spesso può identificarsi con l’io-poetante anche per l’universalità delle situazioni descritte in un’atmosfera di onirismo purgatoriale che ha un indiscutibile fascino,
Tutti i componimenti presentano i versi centrati sulla pagina elemento che crea un ritmo sincopato che genera una felice musicalità.
Sospensione e magia in questi versi leggeri e icastici che centrano l’anima del lettore generando forti emozioni.
Poetica neolirica tout-court quella della Abortivi che sembra provocare nel lettore un’immersione nelle acque di un di un lago rilassante e protetto più che in un oceano con tempeste e del resto la natura è uno sfondo controcampo alle parole dell’autrice dette sempre con urgenza.
Leggiamo nella splendida poesia Figlia: «È un segmento appuntito / che vibra nell’aria / il tuo lamento notturno / o bimba rosa, / batuffolo di rugiada mai spento...».
Una chiarezza che si coniuga a luminosità pare essere la cifra essenziale del poiein di Rossella elemento connesso ad un forte amore per la vita che la poetessa mette in scena con levigate pennellate di stringhe di sintagmi e unità minime che si aggregano con effetti di straniamento.
In Nebbia è affrontato il tema del tempo: «Nelle mie giornate di nebbia / c’è il calore del cuore / stretto nella morsa del passato di / sbarre pungenti / nere / pesanti».
Il passato qui è una provenienza della quale ogni riferimento resta taciuto e la nebbia del titolo diviene simbolo del dolore.
Mirabile il componimento Azzurro tratto dalla sezione Epochè che significa in filosofia sospensione del giudizio: «Vorrei entrare / nelle finestrelle del cielo / accucciarmi tra le nuvole / e dormire…».
Il senso di una reverie si stempera nella linearità dell’incanto costituendo atmosfere suggestive di grande bellezza nella sottesa consapevolezza del ruolo salvifico della poesia stessa e spesso quella che si potrebbe chiamare dolcezza si adegua ai canoni del mal d’aurora anche se non manca la tematica del male di vivere di montaliana memoria.
Anche il tema amoroso è affrontato in modo sublime in Lampadina: «Il mio amore è come una lampadina / a tratti si accende con bagliori di fuoco / e illumina intere contrade / di desiderio infinito…»
Un esercizio di conoscenza in versi di spiccata originalità in controtendenza con l’oscurità dei nei orfismi e degli sperimentalismi.
Raffaele Piazza
Rossella Abortivi, Corrispondenze, prefazione di Enzo Concardi, Guido Miano Editore, Milano 2023, pp. 68, isbn 979-12-81351-07-3, mianoposta@gmail.com.
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