Scritto da © gatto - Mer, 17/07/2019 - 11:05
Desideravo il tuo corpo, Amica Mirta,
avrei voluto possederti tanto con te
il darti agli amanti era innocente
sarei voluto essere altra legna
nel tuo caminetto di bellezza ma non
c'è stato neanche un bacio, solo gli
occhi. Ma l'anima, quella si, quella
mi hai donato tu così bruna e così
donna nell'augurarmi la felicità
proprio la cosa di cui ho paura.
Mi hai amato Mirta a casa tua
e nei ristoranti dei vivi dove accettasti
i miei doni d'amante. Suicidio il tuo
oh tremenda parola, quando ti
gettasti nel vuoto e ti schiantasti
sul selciato e ti ha cremata tua madre
che è forte come una cerva. Ti sei
ammazzata, Mirta, e la ferita
si è rimarginata ma gli occhi piangono
anche se hai visto Dio.
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