Scritto da © gatto - Ven, 18/11/2022 - 03:26
Le Muse
Bimestrale per il mondo dell’arte e della cultura – Anno XXII – Ottobre 2022
Le Muse è una rivista d’arte e cultura fondata da Paolo Borruto e Maria Teresa Liuzzo ventidue anni fa e quindi può considerarsi storica nel nostro panorama letterario, scenario nel quale molte riviste di questo genere terminano il loro iter dopo poco o pochissimo tempo dai loro inizi.
Le Muse è organo ufficiale dell’Ass.ne Lirico – Drammatica Arte e Cultura Pasquale Benindende.
Maria Teresa Liuzzo ricopre i ruoli di Editore, Direttore Responsabile e Direttore Pubbliche Relazioni.
I vicedirettori sono Davide Borruto e Stefano Mangione e lo stesso Borruto è Direttore della Redazione e gestisce i rapporti con gli Istituti Culturali.
Molto nutrito il Comitato Letterario di Redazione del quale ha fatto parte la figura di spicco di Giorgio Bàrberi Squarotti.
Le Muse annovera Corrispondenti Esteri in Romania, Spagna, U.S.A. e Argentina.
La Direzione e l’Amministrazione di Le Muse sono a Ravagnese di Reggio Calabria e tra le riviste artistiche cartacee italiane, quella che prendiamo in considerazione in questa sede, può considerarsi una delle più serie, eclettiche e affermate.
Ricchissimo il sommario che presenta l’Editoriale di Davide Borruto che afferma che per quanto chi scrive non ami i cosiddetti programmi spazzatura, è stato impossibile fuggire al (falso) clamore mediatico di quanto accaduto nelle prime puntate di quel baraccone che si trascina da anni sulle reti Mediaset e che risponde a nome di Grande Fratello VIP (dove di vip, ovvero personaggi che si presume siano assurti ad una minima oggettiva notorietà ve ne sono davvero pochi).
Seguono parti dedicate a poesie di poeti dei quali spesso sono inserite le fotografie e molto interessante è l’OSSERVATORIO INTERNAZIONALE con lo scritto Dio assoluto: una “Visione filosofica della verità” di Mauro d’ Castelli.
Sono presenti due recensioni al romanzo di Maria Teresa Liuzzo E adesso parlo! che è il primo della trilogia su Mary che comprende anche gli altri romanzi Non dirmi che ho amato il vento e L’ombra affamata della madre, volumi nei quali sono dette le tribolatissime vicende della stessa Mary redenta e salvata dal male con gli antidoti della poesia e del misticismo rappresentato dall’angelo Raf con il quale ha intimi e struggenti colloqui.
Dopo la trilogia nella quale protagonisti sono il male e il dolore l’autrice ha pubblicato il romanzo che si apre alla speranza intitolato La luce del ritorno sottotitolato Dopo tanto fuoco un’alba di luna nel quale dopo la morte della stessa Mary protagonista è Mia, sua figlia.
In Autori italiani del terzo millennio incontriamo il servizio sul Personaggio del mese che è Beatrice Amato poetessa e operatrice sanitaria a cura di Francesca D’Errico.
Nel bimestrale s’incontrano saggi e recensioni di qualità e una Rubrica è dedicata a LIBRI IN VETRINA con la recensione a La solitudine delle parole di Francesco Terrone a cura di Antonio Risi.
Da segnalare L’omaggio al poeta Ismail Iliasi a cura di Maria Teresa Liuzzo.
Una lettura impegnata, un caleidoscopio di articoli e testi poetici connotati dal comune denominatore della qualità a dimostrazione che ancora una volta scommettere sulla poesia e l’arte in generale con espressioni cartacee si rivela una scelta vincente per i valori dell’essere che sono ancora in piedi in un mondo dominato dalla mentalità dell’avere.
Un’immersione tout-court nella bellezza e nella cultura che superano di gran lunga la mentalità del mero apparire.
Raffaele Piazza
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