Scritto da © gatto - Gio, 25/08/2022 - 15:11
Floriano Romboli
IL FASCINO E LA FORZA DELLA LETTERATURA
VOL.1
Saggi su Dante, Tasso, Graf, Zola, Fogazzaro, Pardini
Recensione di Raffaele Piazza
Il libro che prendiamo in considerazione in questa sede, a partire dal suo titolo, pare essere espressione dell’assunto secondo il quale la letteratura stessa eleva la mente umana e la lettura di romanzi, poesie e saggi è benefica per l’anima e la psiche del lettore come espressione del pensiero divergente che diviene esercizio di conoscenza prezioso e necessario.
È incontrovertibile che leggere ottimi libri ristabilisca l’equilibrio interiore come l’effetto di un’oasi nel deserto soprattutto nel tempo della pandemia e della guerra e che la cultura letteraria è un valore fondante nel mare magnum di una società superficiale nella quale il consumismo e l’avere prevalgono sull’essere.
Non a caso uno slogan televisivo di qualche anno fa faceva vedere il disegno di un uomo che leggendo un libro diviene più alto fisicamente ma soprattutto interiormente e il discorso complessivo si connette con quello di una pedagogia della gioia.
Quanto suddetto si collega alle considerazioni sul libro classico, quello cartaceo, che è sopravvissuto al fenomeno internet, fenomeno che d’altro canto ha rafforzato la letteratura stessa nell’avvicinare alla tradizione nuove modalità di fruizione del piacere dei testi con la nascita di siti e blog letterari e con il proliferare dei PDF e degli e-book e quindi la letteratura stessa è sempre più viva nella nostra liquida ma anche affascinante contemporaneità.
Originale e intrigante la scelta degli autori da analizzare e certamente non casuale per la stessa coscienza letteraria di Romboli acuta e profonda per il fatto di spaziare dalla cattedrale Dante Alighieri, poeta medievale, fino a Nazario Pardini, poeta e critico vivente.
Questo procedimento dà all’opera in toto un carattere accattivante e movimentato e per un’analisi profonda servirebbe uno scritto delle dimensioni di un saggio vista la complessità e la profondità del discorso esauriente e ricchissimo di acribia portato avanti da Floriano.
E c’è da mettere in rilievo come affermava Focault che la letteratura stessa è figlia del tempo in cui viene prodotta, della società nella quale si trova ad essere contestualizzata e quindi lo stesso Dante è figlio del Medio Evo come Pardini è figlio del postmoderno occidentale e come, per esempio, Torquato Tasso è espressione della mentalità del Seicento.
Come scrive Enzo Concardi nella premessa la critica letteraria dovrebbe assolvere all’importante funzione culturale e sociale di avvicinare “il lettore comune” alla letteratura, alla conoscenza e all’approfondimento degli autori e delle loro opere. Per realizzare tale fine dovrebbe porsi il problema del linguaggio, ovvero del come comunicare senza formule esoteriche e criptiche – che andrebbero riservate agli addetti ai lavori – e senza nel contempo rinunciare al rigore dell’analisi, i contenuti delle sue interpretazioni in modo quindi accessibile al nostro “lettore comune”. Il volume presenta anche una prefazione dello stesso Nazario Pardini.
Nel capitolo “Incontri con Dante e la Commedia: la lettura critica di alcuni interpreti di grande autorità culturale” scrive l’autore che la più evidente peculiarità di un classico della letteratura è nella capacità di resistere al tempo, imponendo infine la persistente attualità del proprio messaggio ideale e culturale – artistico.
Caratteristica peculiare del volume è il fatto che, oltre alle sue osservazioni, Romboli riporta su ogni autore analizzato le considerazioni di altri critici importanti come per esempio Gianfranco Contini.
Raffaele Piazza
Floriano Romboli, Il fascino e la forza della letteratura, vol.1, saggi su Dante, Tasso, Graf, Zola, Fogazzaro, Pardini, prefazioni di Enzo Concardi e Nazario Pardini, Guido Miano Editore, Milano 2021, pp. 148, € 12,00, isbn 978-88-31497-72-5, mianoposta@gmail.com.
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