Scritto da © Franco Pucci - Ven, 30/10/2015 - 16:46
Inevitabile lo sguardo alla laguna impietrita
mentre la corriera va soffoca metri sul ponte
dal finestrino tagli di luce sull’acqua cinerea
fanno gibigianna col pallore di un sole restio.
Le barene paiono pallottole di carta da pacco
fradice e spugnose risaltano col loro nocciola
dipingono sullo specchio immoto come vetro
una inattesa estemporanea dai colori uggiosi.
Anima mia irrequieta ancora non t’è abitudine
questo tuo pencolare questa tua basita apnea?
Dovresti annegare gli occhi e scatenare i vers
ogni volta che assisti a queste mise-en-scéne.
Ho negli occhi la carta da pacco color nocciola
-vorrei tingere i capelli di mare ma poi scolora-
Oh sì annegherei volentieri tra queste lenzuola
ma vienimi vicino ho troppo da raccontare ora.
Ho voglia di caffè.
mentre la corriera va soffoca metri sul ponte
dal finestrino tagli di luce sull’acqua cinerea
fanno gibigianna col pallore di un sole restio.
Le barene paiono pallottole di carta da pacco
fradice e spugnose risaltano col loro nocciola
dipingono sullo specchio immoto come vetro
una inattesa estemporanea dai colori uggiosi.
Anima mia irrequieta ancora non t’è abitudine
questo tuo pencolare questa tua basita apnea?
Dovresti annegare gli occhi e scatenare i vers
ogni volta che assisti a queste mise-en-scéne.
Ho negli occhi la carta da pacco color nocciola
-vorrei tingere i capelli di mare ma poi scolora-
Oh sì annegherei volentieri tra queste lenzuola
ma vienimi vicino ho troppo da raccontare ora.
Ho voglia di caffè.
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