Scritto da © Franco Pucci - Lun, 25/04/2016 - 08:12
Nero come petrolio il vento che ci attraversa.
Atteso che il crine e il pelo innevano il volto
e non fanno risvegliare resipiscenze remote
che l’età non conforta ricordi inoppugnabili
l’uomo pare immemore del suo male antico.
Nero petrolio ai mari, vento d’odio ai monti.
Distribuita la sua infingardaggine con equità
ora si bea del vento nero che spazza le anime
tronfio del suo concionare cuori pusillanimi
si culla sull’amaca di xenofobie mai represse.
-e allora-
Coltivo la speranza quasi fosse l’ultima prole
come il minatore fo luce con tenue fiammella
scavo nelle coscienze cercandone un barlume
rosso come il fiore che riporterà la primavera.
Una utopia che resisterà a vento e petrolio.
-ora e sempre-
Atteso che il crine e il pelo innevano il volto
e non fanno risvegliare resipiscenze remote
che l’età non conforta ricordi inoppugnabili
l’uomo pare immemore del suo male antico.
Nero petrolio ai mari, vento d’odio ai monti.
Distribuita la sua infingardaggine con equità
ora si bea del vento nero che spazza le anime
tronfio del suo concionare cuori pusillanimi
si culla sull’amaca di xenofobie mai represse.
-e allora-
Coltivo la speranza quasi fosse l’ultima prole
come il minatore fo luce con tenue fiammella
scavo nelle coscienze cercandone un barlume
rosso come il fiore che riporterà la primavera.
Una utopia che resisterà a vento e petrolio.
-ora e sempre-
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