Scritto da © Franco Pucci - Ven, 15/11/2013 - 20:26
[questa pioggia che infradicia le ossa
oggi mi tiene legato a una promessa
ti racconterò senza alcuna timidezza
l’amore che la neve chiama tenerezza]
Una quartina per dirti che sì, scriverò.
Scriverò quel libro che tanto desideri.
-dimmi allora con parole semplici-
Come il mare ti abbia catturato,
come la falce della luna stanotte
mieta la mia anima senza dolore.
Capirò tra le tue braccia lo strazio
di quel grido arrochito tra le nubi:
è il vuoto che coglie e imprigiona,
lo colmerò scrivendo dell’amore.
-dimmelo ancora, è una promessa-
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