Scritto da © Franco Pucci - Lun, 22/04/2013 - 04:55
[ho cercato invano un’indovina
una medium che legga la mano
ho incrociato solo mani protese
bestemmiavano il loro domani]
Datemi un portone, una banchina
due dadi d’osso di bianca calcina
un mazzo di vecchie carte truccate
e una vita che non sia una roulette.
Datemi il tempo che ancora resta
lo sputtanerò alla prossima mano
su quel tavolo dove girano le carte
i croupier d’un gioco immaginario.
Datemi infine un polmone d’acciaio
uno scafandro, una tuta d’amianto
tre cerini per dar fuoco ai fantasmi
di questa notte che insegue l’aurora.
-nudo senza assi nella manica-
[ho ancora due battiti nel cuore
userò l’anima come pace-maker
dicono che sia mal di primavera
e il caffè nella tazzina si fredda]
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