Scritto da © Franco Pucci - Lun, 14/05/2018 - 07:11
Tardo, per colpa di un oro antico
-ho riempito la clessidra di fumo-
odio il tinnare dei minuti sui vetri
annuncio di vecchiaia incipiente.
Tardo, mi nascondo dietro le tele
-algide vestali ancora da deflorare-
e malgrado la confusione mentale
di una primavera disillusa, scrivo.
Tardo infine per innata indolenza
-l’oro tra i seni m’invita all’oblio-
versi indocili annacquano i colori
rivesto la tela con tardivo pudore.
Aspettami.
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