Scritto da © Franco Pucci - Mar, 19/08/2014 - 07:59
Gli spigoli color cuoio, stondati
-rivetti come borchie preziose-
La maniglia di plastica amarena
sopportava un diroccato skyline,
una New York ridente cartolina
appariva tra la ruggine del cielo.
Il lucchetto pencolante, intristito
pareva inutile orpello di metallo
ché la piccola chiave sua amante
s’era persa tra le rughe del tempo,
ma la vecchia Pelikan in bachelite
celava ancora il pennino adorato.
[due fogli ingialliti di quaderno d’allora
-piccoli quadretti da riempire di nuovo-
scacchiera crudele di un gioco negletto
è quanto mi resta della noia degli anni]
Cederò la valigetta al mercato dell’oblio
in cambio una poesia di latta, stampata.
-rivetti come borchie preziose-
La maniglia di plastica amarena
sopportava un diroccato skyline,
una New York ridente cartolina
appariva tra la ruggine del cielo.
Il lucchetto pencolante, intristito
pareva inutile orpello di metallo
ché la piccola chiave sua amante
s’era persa tra le rughe del tempo,
ma la vecchia Pelikan in bachelite
celava ancora il pennino adorato.
[due fogli ingialliti di quaderno d’allora
-piccoli quadretti da riempire di nuovo-
scacchiera crudele di un gioco negletto
è quanto mi resta della noia degli anni]
Cederò la valigetta al mercato dell’oblio
in cambio una poesia di latta, stampata.
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