Scritto da © Franco Pucci - Dom, 10/03/2013 - 13:57
fammi porre le chiavi sul cuscino stanotte
sai ho parcheggiato sulla nuvola qua sotto
partiremo quando il vento sfinirà il canto
rivedremo questo film come in un drive in
È tempo -che ritrovi, io-
È tempo che si ritrovi la dignità del verbo
la forza dei sentimenti di fronte all’insulto
l’orgoglio della neve di fronte all’arroganza
e l’amore pei ricordi come pei fragili figli.
È tempo -che bastardo, io-
Bastardo vento che stanotte graffi l’edera
e strazi con note di ruggine sulle imposte
ho ciglia gonfie di pioggia salata –urlano-
mentre osservo una pellicola a me aliena.
È tempo -che mondo, io-
Non ti capisco mondo non ti ho mai capito.
Ho una seicento con le portiere controvento
lascerò le porte aperte al sogno sarò aliante
riabbraccerò i ricordi nel sogno sai, è tempo.
Sorridi -ho le chiavi, io-
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