Scritto da © Franco Pucci - Sab, 29/09/2012 - 07:35
Un bellissimo tramonto sul soffitto
incorniciava la luce tra le imposte.
Il sole arrossiva incontrando la sera
l’amava da tempo, silenziosamente.
L’acqua del canale danzava sinuosa
nel riflesso di quell’amore colorato.
Ciondolavo indeciso nella tavolozza
alla ricerca dell’abito giusto, quando
l’incontrai. Passeggiava tra i cuscini.
Bella e seducente sembrava in attesa
mutai velocemente l’abito e la invitai.
Danzammo una notte infinita, fu mia.
Nell’amplesso la ingoiai avidamente.
Mi divorò pian piano l’anima. Dentro.
Un dejà vu? Forse.
“Sono la vita -masticò- non ricordi?
quella mantide puttana che alla fine
vuole mercede, non regala orgasmi.”
La vomitai al mattino ai piedi del letto.
Sta ancora bestemmiando.
(ho cambiato pelle. e cuscini.)
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