Scritto da © Franco Pucci - Sab, 13/04/2013 - 04:49
An-ghin-gò ci vuole fantasia
recitare una antica filastrocca
far di polli e civette una poesia
dedicarla a una luna ceralacca
Cosa ci sarà mai di così tanto lieve e poetico
in questa bolsa filastrocca di civette e galline?
Bisognerebbe avere il cuore in calzoni corti,
sandali ai piedi e marciapiede come lavagna.
Poi un gessetto smozzicato di mattone rosso
e disegnare l’allegria di un cielo ancora terso.
An-ghin-gò con un po’ d’ironia
canterò dell’amore che sbocciò
le civette deluse son volate via
tre galline col dottore sul comò
Non era così la filastrocca, la ninna nanna
che stasera batte in testa come un mantra.
Certo, i calzoni corti son passati di misura
ma il cuore in papalina non dorme ancora.
La poesia è un gessetto che graffia il buio
senza sandali sarà comunque un girotondo.
Ti guardo e sorrido, non chiedermi perché.
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