Scritto da © Franco Pucci - Gio, 23/04/2015 - 13:11
È quando t’accorgi
che per vedere le stelle
laceri la notte con le unghie
ma il dolore che t’assale
insegna che hai ferito il petto
e la luce ha accecato il cuore.
- ma tu puoi insegnarmi-
È quando le parole
sanno togliere la polvere
dai cassetti del canterano
dove avevi nascosto
il racconto dei tuoi anni
e ti scoprono nudo e indifeso.
-ma tu sai difendermi-
E fragilità è infine
la coscienza dell’irrequieto
desiderio dell’infinito
quando sei a braccia aperte
sul ciglio dell’orrido
e sai di non avere più le ali.
La fragilità dei miei anni
è tutta in quell’abaco reietto.
che per vedere le stelle
laceri la notte con le unghie
ma il dolore che t’assale
insegna che hai ferito il petto
e la luce ha accecato il cuore.
- ma tu puoi insegnarmi-
È quando le parole
sanno togliere la polvere
dai cassetti del canterano
dove avevi nascosto
il racconto dei tuoi anni
e ti scoprono nudo e indifeso.
-ma tu sai difendermi-
E fragilità è infine
la coscienza dell’irrequieto
desiderio dell’infinito
quando sei a braccia aperte
sul ciglio dell’orrido
e sai di non avere più le ali.
La fragilità dei miei anni
è tutta in quell’abaco reietto.
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