Scritto da © Franco Pucci - Mer, 25/03/2015 - 11:27
È una bugia avvelenata
sulla punta della lingua
-come crescono in fretta
le bacche rosse dei rovi-
Non ha fretta di crescere invece
-questo fiore d’azzurro anemico-
figlio di rampicante clandestina
che ha messo radici inestirpabili.
Vedi -occhi miei stanchi di pena-
non ho sole bastante per i petali
non ho colore sulle dita indolenti
e non posso rubare laguna per te.
È una bugia spudorata
dirti basterebbe il mare
-come vorrei regalarti
quell’azzurro, senza sale-
Figlio d’edera -senza fretta- Ora.
sulla punta della lingua
-come crescono in fretta
le bacche rosse dei rovi-
Non ha fretta di crescere invece
-questo fiore d’azzurro anemico-
figlio di rampicante clandestina
che ha messo radici inestirpabili.
Vedi -occhi miei stanchi di pena-
non ho sole bastante per i petali
non ho colore sulle dita indolenti
e non posso rubare laguna per te.
È una bugia spudorata
dirti basterebbe il mare
-come vorrei regalarti
quell’azzurro, senza sale-
Figlio d’edera -senza fretta- Ora.
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