Scritto da © Franco Pucci - Mer, 09/07/2014 - 08:20
Per questi miei anni, settanta carte aggrinzite
dozzinanti di un mazzo truccato che il tempo,
attonito baro di professione, ha gettato all’aria.
Il Jolly m’aveva sorriso per ben tre volte di fila.
E questo non era ammissibile. Non per Crono.
Raccolgo le carte sparse sul molo -sprezzante-
Nume spietato, carnefice dei tuoi stessi aborti
oggi t’ho fregato, il meglio deve ancora venire.
Sogghigno nuovamente, mentre l’ultimo jocker
s’inabissa e il retrogusto è nodo alla gola, ansia.
Non dirò mai che stavolta la mano era truccata
questa è un’altra storia, non m’importa, sorridi!
Ok, un’altra mano. Do io le carte?
dozzinanti di un mazzo truccato che il tempo,
attonito baro di professione, ha gettato all’aria.
Il Jolly m’aveva sorriso per ben tre volte di fila.
E questo non era ammissibile. Non per Crono.
Raccolgo le carte sparse sul molo -sprezzante-
Nume spietato, carnefice dei tuoi stessi aborti
oggi t’ho fregato, il meglio deve ancora venire.
Sogghigno nuovamente, mentre l’ultimo jocker
s’inabissa e il retrogusto è nodo alla gola, ansia.
Non dirò mai che stavolta la mano era truccata
questa è un’altra storia, non m’importa, sorridi!
Ok, un’altra mano. Do io le carte?
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