Scritto da © Franco Pucci - Gio, 12/11/2015 - 15:29
Ma che ne sai tu che hai bruciato il tempo
-mentre guidavi i tuoi anni a velocità folle-
pugni in tasca e orgoglio da qualche parte,
tu nascosto all’amore quasi folletto silvano
-da accarezzare con promesse abbaglianti-
e innamorare nei sogni ruggine d’autunno?
Ascolta, l’arte.
Così scrisse il poeta -cuore sognante- e lei
Musa sfuggente danzava nei versi l’amore,
celava nelle metafore le emozioni di cuore.
Ma tu non sapevi leggere i moti dell’anima
-arrogante riccio- ti raccoglievi nelle spine
e come proiettile esplodevi nelle tue poesie.
Ascolta, l’amante.
Così scrivi nelle notti che scolorano giorno
-rimbomba nelle vene l’amore Tersicoreo-
dimentico degli anni folli circuisci il foglio.
Imbratti la tela di un impossibile amplesso
e nel sogno ascolti l’incedere dei suoi versi.
L’incipit è dardo che s’incunea nello sterno.
Ora lo sai, ascolta.
-mentre guidavi i tuoi anni a velocità folle-
pugni in tasca e orgoglio da qualche parte,
tu nascosto all’amore quasi folletto silvano
-da accarezzare con promesse abbaglianti-
e innamorare nei sogni ruggine d’autunno?
Ascolta, l’arte.
Così scrisse il poeta -cuore sognante- e lei
Musa sfuggente danzava nei versi l’amore,
celava nelle metafore le emozioni di cuore.
Ma tu non sapevi leggere i moti dell’anima
-arrogante riccio- ti raccoglievi nelle spine
e come proiettile esplodevi nelle tue poesie.
Ascolta, l’amante.
Così scrivi nelle notti che scolorano giorno
-rimbomba nelle vene l’amore Tersicoreo-
dimentico degli anni folli circuisci il foglio.
Imbratti la tela di un impossibile amplesso
e nel sogno ascolti l’incedere dei suoi versi.
L’incipit è dardo che s’incunea nello sterno.
Ora lo sai, ascolta.
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