Scritto da © Franco Pucci - Lun, 27/04/2015 - 06:56
Quella spina d’acciaio
-che attende lo sterno-
riflette la felina ferocia
del sorriso di una luna.
Nera.
Quel grumo di versi
-in bilico sulla punta-
come penna sospira
il calamaio di quarzo.
Rosa.
Occhi come pennelli
-scaltre sibille di seta-
stemperano sull’ago
quella lacrima reietta.
Rossa.
Ora, dipingi e sutura.
-che attende lo sterno-
riflette la felina ferocia
del sorriso di una luna.
Nera.
Quel grumo di versi
-in bilico sulla punta-
come penna sospira
il calamaio di quarzo.
Rosa.
Occhi come pennelli
-scaltre sibille di seta-
stemperano sull’ago
quella lacrima reietta.
Rossa.
Ora, dipingi e sutura.
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