Scritto da © FrancescoLosito - Mer, 23/01/2013 - 23:55
Quando veloce è il pensiero
che penna meschina non contiene,
l’idea imbocca il sentiero
della poesia che in aiuto sovviene.
Come un vestito stretto
le membra soffoca e deprime,
così prosa non ha rispetto
dell’intuizione diretta al sublime.
La parola acquista sostanza
d’un mondo in sé racchiuso
e cessa del narràr la tracotanza
all’immaginazione il confine non dischiuso.
Uomo senza favella,
il concetto rendi senza eloquire,
o poeta del pensièr trivella
del recondito percependone il fluire.
Al mondo anacronista
ma dello spirito artista
ove l’Universo in malora andrà
dell’alba la luce
nessun poeta mai più descriverà.
che penna meschina non contiene,
l’idea imbocca il sentiero
della poesia che in aiuto sovviene.
Come un vestito stretto
le membra soffoca e deprime,
così prosa non ha rispetto
dell’intuizione diretta al sublime.
La parola acquista sostanza
d’un mondo in sé racchiuso
e cessa del narràr la tracotanza
all’immaginazione il confine non dischiuso.
Uomo senza favella,
il concetto rendi senza eloquire,
o poeta del pensièr trivella
del recondito percependone il fluire.
Al mondo anacronista
ma dello spirito artista
ove l’Universo in malora andrà
dell’alba la luce
nessun poeta mai più descriverà.
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