Scritto da © Franca Figliolini - Sab, 13/04/2013 - 22:31
tu che hai mani come radici,
dita contorte e nodose, sazie di terra;
quel ridere bambino
dita contorte e nodose, sazie di terra;
quel ridere bambino
che si rincorre alla gola;
occhi lontani che sfidano i giorni,
grandi occhi capaci di luce;
occhi lontani che sfidano i giorni,
grandi occhi capaci di luce;
sogno mio, tu, dove sei?
sono persa a me stessa
in questi giorni di sole, spessi
come fossero materia
in questi giorni di sole, spessi
come fossero materia
a sera tutto sfugge, lasciando
scie di porpora nell'indaco,
come segni di sangue.
scie di porpora nell'indaco,
come segni di sangue.
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