Il tempo è una storia interrotta,
un pomeriggio con le finestre aperte
più in là
dove il sole si ritira oltre la nebbia.
e sembra sia finito questo cielo
che si confonde con le acque.
Eppure,
ho la strana percezione
che ci sia qualcosa di sbagliato
in questo azzurro che ciondola nell’aria
Forse questo frammento che sembra infinito
prima o poi finirà
nella fessura insondabile della pupilla
anche l’occhio s’imbarca
ed esplora l’altra parte del cielo
trafitto pietra su pietra da un muro di stelle
oltrepasso l’orizzonte
che m’inchioda lo sguardo
in un punto astratto in cui la notte è distante
dal mattino perso in un istante
Ho infilato le mani nelle ombre
aggrappandomi a un filo di nuvole
persa nel terreno vuoto dell’infinito
Nel luogo rivelato oltre l’esistenza
i flussi di pensiero partoriscono sabbia
cercando di trovare la materia
che nessuno cerca
Il tempo precipita nello sgomento
sottomettendo la memoria e l’abbaglio
spingendosi oltre l’impenetrabile
sull’altalena dei caprifogli.
20 MARZO 2009
- Blog di raffaela ruju
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