Scritto da © Scintilla Elis - Lun, 27/02/2012 - 23:33
Non so se ti conosco
ma la pace
somiglia al tuo volto.
Le fosse degli occhi
i solchi profondi
scendono giù
sotto le mie radici
dove sono mai stata.
Non hai fretta
di entrare
ma il calore
spinge
e ti sente arrivare.
Ogni sera
restavo impalata
sul rosso sole
delle tue labbra
di seta nere.
Poi
ti ho avuto di fronte
di fronte
coi piedi nudi
sulle tue scarpe
col petto che scoppia
nella tua giacca.
Mi sono nascosta
nell’armadio delle smorfie.
Hai aperto l’anta
e indossato l’abito
che mi dormiva addosso.
A pregare dio
ci si stanca
e non sempre
c’è chi ascolta
ma quando parlo
dalla tua bocca
escono parole.
…
Mi chiamano trésor.
…
Quando sarò bellissima
morirò felice, in una notte gelata
grondando sudore
fra le tue braccia.
Fra te e me
ci siamo Noi.
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