Scritto da © fintipa2 - Sab, 01/06/2013 - 10:13
fu così che mi venne di recitargli un verso,
uno mio per intendersi
che lo irritasse al punto da scappare in un anfratto
come doveva
perché quel piatto di fronte
e quei cigni al largo sbuffanti cherosene
non s’erano mai visti da quelle parti
Giuro che non mi sarei stupito
Se avessi visto camminare Cristo
Sui riflessi di Monet
E dire che l’alba era stata meravigliosa nel propormi
un’idea di etica
Che potesse riempirmi di sangue e tirarmi su con nervi d'oro
Che so, una via di casa antica
Un nido di granchi dove imparare
quando è il caso di starsene come un urango
Su un prato di posidonia
e quando invece è meglio non fidarsi
del primo che s’incuriosisce e che si vuol sostituire
al senso che non c’è.
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