Sta scritto: quei tafferugli d'inizio secolo, come punteruoli....

Inutile dire da che parte sono e chi è il succhiamammelle con la bocca al cielo
fa niente che si scomodi Scipione dal trono nei campi Elisi
io ho con me una specie di Annibale pigmeo
che attraversa il ribollire dell’inferno

 

gli sono compagni
puzza rivoltella e negriero sulla barca
in una scarpa la sua esistenza
fuggiasco chissà ricercato da un oscuro Amin del deserto
di certo ruvido e grezzo nelle mani
se ne infischia di Zama che rincorre la sua Europa

 

la reversibilità microscopica lo porta sulla spiaggia
ed io sono qui ad aspettarlo come un ordine naturale
e l’odore di Canne nella mia vita
l’altro
servitore assuefatto ben vestito tagliato nutrito
che nemmeno sa delle oasi a Giarabub
lacchè con parrucca e datteri al posto della mente

 

io lui armati di proboscide e coda
minuscolo spillino assatanato e mouse

 

Le sue azioni sono in rialzo questa settimana
e lo saranno ancora da Hong Kong a San Diego
tale è la potenza tale l’impotenza
qui uno travestito da Re ha ritenuto giusto
muovere un esercito per strappare bozzolo e vestito
dalle visceri del legno
lì una massaia cinese ha deposto una bambola ai suoi piedi
sperando di farlo rinascere con rito vudu

 

È’ così che gira il mondo
così la bocca soffia sulle ferite dei vulcani
io menestrello di proboscidi nane e fuochi fatui
non fatico a stare dalla sua parte
stracciandomi le vesti e sbuffando ogni qualvolta
uno mi racconta la triste storia dei rami penduli
su catalogo autunno inverno
sbattendogli in faccia la pagina della vendetta
gli euro della guerra chimica
contronatura
controafrica
e di lui che viene a scandalizzare le damigelle nei gerani
a sobillare se ce ne fosse bisogno le masse di ortiche
rispolverando uguaglianze e tempi di savana.

 

È’ così dolce il suo passo la promessa nel palmo della mano
dell’ esercito di ciompi e bolscevichi nel freddissimo inverno del 2017.