Scritto da © fintipa2 - Dom, 09/06/2013 - 12:14
Avrei voluto colorare in nero
l’appetito
dargli il tocco di leopardo
ma ho sottomano solo gazze d’acacia,
Il tal dei tali non ha pagato il mutuo?
Ecco i banchieri sull’ipoteca di casa
Altrochè,
i colombi di via Napoli sanno il fatto loro
Piuma Nera li comanda
Non rimpinguare il dolore è il comando
e si tuba tutt’intorno a un canale di sperma
ogni tanto vedi storpi malati bicchieri volare
tutti hanno un guizzo potente al semaforo verde
e quand’è rosso
un ramo di pino li accoglie
Da giovane voleva mettersi in proprio
ma non si va da nessuna parte se si cresce di lato
fuori non c’è il mondo cubista
nessun simbolo adeguato
al pareggio di amaro che scende per l’ esofago
puoi solo osservare come stare diritti
metterti a servizio e non deviare
Ecco
era questa madre che urlava nella chioma
voleva dirti di lasciar stare le passioni
niente colpi di testa
Bisognava non crescere per essere sé stessi
altrimenti non sarebbe valsa la pena
così crebbe di lato e divenne fusto
all’esterno aveva occhi delusi
irridenti quasi
ma era nocciolo tenero e dolcezza di anima
Come accorgersi del buio nel nervo ottico?
Zitto e sepolto sotto coltri di legno
urge il mal di stomaco
Oh sì,
quanti secoli diventeranno nausea
prima di capire che non si cura da quel cancro
Il mio ritratto è fosco
di colombo che non ce l’ha fatta
per schizzare via dalle ruote
ci vuole un colpo di reni potenti
niente più eroismi
per andare solo piume e strazio di ossa
e una gazza che becca il sudario nel vento
di sotto
consolano prefiche di ramo morto.
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