Scrivo e ritocco, poi leggo e rientro.
Poi forse credo finito ma taglio e reincollo.
In seguito leggo e sento un fisiologico distacco.
E mi si pone il dilemma -Ma è davvero finito ?-
Così un giorno mi trovai a chiaccherare con una selezionata amica, si parlottava del più e del meno come avessimo le mani piene di calcolatici, lei adorava dipingere, io, le dissi, mi arrabattavo a scrivere parole in ordine premeditato.
A quel punto, mi rivolsi a lei per chiedere lumi sul come comportarmi di fronte ad un'opera, racconto o poesia che fosse, chiedendo quale fosse secondo lei il metodo o parametro per capire e sentire se quel lavoro fosse realmente terminato.
-Di fronte ad un tuo quadro come ti poni? Le dissi. - I colori sono infiniti, così come i pensieri e la voglia di inchiostrare sensazioni. Come fai a sapere quando quel tuo quadro è finito?-
E lei, con la magia di un tipo di dolcezza di cui non poche donne sono dotate, mi disse candidamente:
-Semplice. Tu, non lo sai quando un amore è finito?-
Fine
Appunto, nulla da aggiungere, fine dell'amore per queste parole. FINE
- Blog di max pagani
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