Scritto da © ferry - Ven, 17/08/2018 - 09:37
Ohibo`!
Orgoglioso come un'orca delle Orcadi ossessionata dalle Onlus, organizzai una gita in ovovia a Ortisei , chiedendo, ovviamente un cospicuo obolo, sopratutto ad un orticoltore di Orgosolo, orbo da un occhio, cui avevo presentato un'operaia della Opel, un po` ochetta, con la passione per gli orologi a cucu` e con gli ormoni a palla, che lo aveva invitato ad un orgia-party in compagnia di due omosessuali olandesi, un organista obeso collezionista di oboi e una ex ostetrica con l'osteoporosi, sempre vestita in organza ocra e con una particolare ossessione per le omelettes alle ortiche.
Oberato da questi onerosi obblighi, mi orientai verso una vita meno opprimente e perciò mi isolai in un oasi dell'Ogliastra tra oche e ovini, mangiando ovoli, ostriche, olive e ossibuchi all'origano, il tutto innaffiato da orzate e da una overdose di Orzobimbo che mi procurò, però, una sorta di allucinazione tanto che vidi la pulzella d'Orleans con il mago di Oz che inseguivano un opossum in un orto botanico cantando a squarciagola Obladi Oblada dopo la lettura dell'Opera Omnia di Ovidio e George Orwell su un opuscolo omaggio dell'Oviesse.
Orbene !, è ovvio che dopo queste orripilanti esperienze, avrei preferito oziare coltivando odorose ortensie o leggendo opuscoli sull'uso sperimentale dell'orzo per curare gli
orzaioli ma, per onestà, mi occupai invece nell'opera di osteggiamento di un odioso osteopata oriundo dell'Oregon che aveva oltraggiato un oste di Este in estate dopo un intervento alle ossa perché non lo aveva pagato, facendogli un occhio nero e un orecchio grosso come un otre di Otranto oltretutto dopo che gli aveva offerto un ottimo pranzo a base di ombrina oceanica, ovetto nostrano all'occhio di bue, oca con olio all'aglio e un'omelette dolce a forma di ocarina.....ohibo` !!
Oberato da questi onerosi obblighi, mi orientai verso una vita meno opprimente e perciò mi isolai in un oasi dell'Ogliastra tra oche e ovini, mangiando ovoli, ostriche, olive e ossibuchi all'origano, il tutto innaffiato da orzate e da una overdose di Orzobimbo che mi procurò, però, una sorta di allucinazione tanto che vidi la pulzella d'Orleans con il mago di Oz che inseguivano un opossum in un orto botanico cantando a squarciagola Obladi Oblada dopo la lettura dell'Opera Omnia di Ovidio e George Orwell su un opuscolo omaggio dell'Oviesse.
Orbene !, è ovvio che dopo queste orripilanti esperienze, avrei preferito oziare coltivando odorose ortensie o leggendo opuscoli sull'uso sperimentale dell'orzo per curare gli
orzaioli ma, per onestà, mi occupai invece nell'opera di osteggiamento di un odioso osteopata oriundo dell'Oregon che aveva oltraggiato un oste di Este in estate dopo un intervento alle ossa perché non lo aveva pagato, facendogli un occhio nero e un orecchio grosso come un otre di Otranto oltretutto dopo che gli aveva offerto un ottimo pranzo a base di ombrina oceanica, ovetto nostrano all'occhio di bue, oca con olio all'aglio e un'omelette dolce a forma di ocarina.....ohibo` !!
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