Nel mezzo del casin dell'autostrada
mi ritrovai per un casello oscuro
che la diritta ruota era prostrata
A dir quel ch'e' costata e' cosa dura
per l'opra del gommista e la fattura
ma l'alma mia,gia'di mestizia intrisa
di gioia sussulto';non pagai l'Iva!
Lieto che fui invero piu'di un grillo
feci trionfale ingresso all'Autogrillo
Famelico scrutai presto la lista
che inedia gia' annebbiava la mia vista
Tra piade,toast salami e pecorino
corsi al lavacro presso un lavandino
E poi ingordo fui piu'd'un bambino
vorace piu' del buon conte Ugolino
E infin che fu saziata la mia panza
di ogni ben di Dio che da'sostanza
dolce pulzella vidi e chiesi aita
di dirmi dove fosse la sortita
Presto piombai in atro labirinto
di merci accatastate a pie'sospinto
Torroni,caramelle,pasta e vini
prosciutti,gnocchi,tonno e biscottini!
Maremma bona!Ben presto persi il lume
e presi a comprar tutto come un fiume
Fu grande la mia foga,ahi me tapino!
che spesi fino all'ultimo fiorino
Poi con Virgilio e i nervi a fior di pelle
lesti ne uscimmo a riveder le stelle!
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