Scritto da © ferdinandocelinio - Gio, 07/02/2019 - 00:36
Starmene, sulla collina del tempo dissennato,
dove le manie crescono come bambini puzzolenti
e non restano altro che poesie tra il deserto e il miracolo.
Starmene, fronte contro fronte,
solitudine contro solitudine, alito e alito,
a disegnare su pergamene rosse di sventura
la mia malattia d’esistere.
Come un dio grigio questi dolori
chiedono al mondo un’altra direzione, un altro pensiero,
e la cura è una fontana di speranza
dove l’acqua s’è cristallizzata.
Il lamento della foglia è il mio lamento,
le mie stimmate sopraffine.
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