Scritto da © ferdigiordano - Mer, 18/12/2019 - 11:07
La vita si disfa in solitudine
come si sa però è possibile capiti in piena riunione.
Di amici, di condomini, di partito o anche per gioco.
Una decadenza causata dalla folla.
Da scoiattolo so che una betulla è la torre
luminosa e pendula con un passato verde.
Ai suoi piedi la piazza brulica
nei punti di ristoro ma i coleotteri che possono
prendono il volo. Seguirò il sentiero
che introduce il rigore già nell’aria. Salirò
per un ramo nudo e prenderò la strada del freddo.
Seguirò questa sentinella per scoprire
se le spine pungono i vermi.
Ma non è la guerra che li mette sotto.
I ragni tessono tele complesse intorno ai coleotteri
perché non se ne avvedano e mangiano da pari loro
finché non penzoleranno a lungo.
Io che sono uno scoiattolo - rosso, europeo -
sono minacciato dalla mia razza lanciata dalla sequoia.
Un’altra specie avanza: grigia, adattabile, con più sesso in vista,
figliolanze che si integrano rapidamente ai cipressi, alle querce,
sfuggono ai rovi senza ferirsi ma portando via le more.
Noi siamo rimasti in pochi, primitivi convinti
alla dissoluzione. Resisteremo al nuovo
come già accade con la neve:
occhi chiusi al cielo conserto.
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