Scritto da © ferdigiordano - Mer, 24/10/2012 - 15:06
Il grande abbaglio ci viene mostrato
all’atto del presunto mese entrante
implicato per dovere istituzionale
nelle spoglie di stagione.
Tutta la morbidezza verde
discende dal volume alto del bosco alla gola
muta dei marmi grazie alla semplicità
dell’acqua accigliata che si lascia scorrere.
Così afferma la prerogativa dell’accesso
al di sopra dei tetti: nessun risparmio
di luce se, e solo se
la nebbia precipita
impaginata
a foglie, e coglie
lo strappo istigato dal vento.
Nome e ricordo pendono dallo stesso ramo
e si colgono normalmente
schiarita la voce.
E' intuibile
quanto ci equilibra restituirla al volo.
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