Scritto da © ferdigiordano - Dom, 19/08/2012 - 09:48
- Guarda la castità delle galassie
la loro impenetrabilità da vetrina, esibita dall'abito
stracolmo di lustrini
sui manichini gassosi, o croste rugose o epitaffi di ghiacci
con indiscussa libertà di annientarsi
in pieno equilibrio.
Cosa implica questa supremazia?
Un’ansia di dialetti senza interruzioni
raggiunti con la pratica di distanze inenarrabili.
Superato il vuoto incolmabile con parole opportune
ecco l’unico luogo intimo accessibile: il condominio
dei fianchi, il vicinato che batte per aspera ad astra.
- Signore, non vedo breccia per espugnarlo
noi, satrapi
di un lavacro di terra, da un mare tumefatto
osserviamo ancora la prassi delle misure
per liberare prigionieri del tutto insufficienti
a vista nuda.
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