I fuggiaschi scansano il suolo
privi di sistemazione autentica.
Schegge ruvide da smussare
o spiattellate nei punti scardinati.
Che razza di pietra è questa?
Ora sarebbe un’estate per caso, a caso
l’arrivo, ma in un momento
terribile di divisione e bandiere.
Quindi definiamo per coerenza: i confini
sono calanchi, solchi presi dall’acqua
tragica come erosione di radici:
tibie della terra, per la terra cui gli omeri
non servono. Omeri è come uomo, ma in parte.
E negli uomini evolvono a voti rabbiosi
per il sacro foro della razza cruna: di qua
non passano i cammelli, ma i ricchi sì… Ah!,
senza avvampare, mostri liquidi ai terreni.
Li accendiamo sulle torri di avvistamento,
ponti anche, vendette a motore,
cariche di tronchi fluiti tra le coste
semi o del tutto incoscienti.
Facilitano la fiammata, provocano
l’epistasi del bianco, la lingua ardente.
Questi gli ultimi fatti del muscolo corrente.
C’erano irregolarità peggiori tra noi perbene
ma guai toccare il ventre di questo vento!
- Blog di ferdigiordano
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