Scritto da © ferdigiordano - Ven, 09/05/2014 - 13:39
Così ho visto il calabrone: pece, le paratie
di zinco lucenti, fatica da aviatore zavorrato.
Nessuna notte gli somiglia eppure vola
in un giorno qualsiasi sul muro di zuccheri
cerca un varco e le corti succose.
Il motore uggia, disegna la gravità piena di sforzi,
il battito frenetico delle due vele distribuisce
il nome nell’oceano in cui ho perso un'ancora.
Peppe è scomparso!
Il mio ‘scomparso!’ è legato al suo ‘soffoco!’
Tramortisce la gola. Nessun sonno
possiede questo trasporto capace di svegliarci
da un’aura torrida. Più che altro torna a posto
il complesso disegno della distribuzione in loco
nell’equilibrio tipico dei feretri nel giorno.
Il calabrone ha qualcosa del nocchiero, la lentezza greve
forse, o il motore uggioso, ma per un pezzo
non si fa la storia: è comune anche la ricerca di approdo.
Il rumore, d’accordo, il rumore di un pistone ronza
malamente si perde quando libera il viaggio dal suolo.
(Happy eternity, G.A.)
Così ho visto il calabrone: pece, le paratie
di zinco lucenti, fatica da aviatore zavorrato.
Nessuna notte gli somiglia eppure vola
in un giorno qualsiasi sul muro di zuccheri
cerca un varco e le corti succose.
Il motore uggia, disegna la gravità piena di sforzi,
il battito frenetico delle due vele distribuisce
il nome nell’oceano in cui ho perso un'ancora.
Peppe è scomparso!
Il mio ‘scomparso!’ è legato al suo ‘soffoco!’
Tramortisce la gola. Nessun sonno
possiede questo trasporto capace di svegliarci
da un’aura torrida. Più che altro torna a posto
il complesso disegno della distribuzione in loco
nell’equilibrio tipico dei feretri nel giorno.
Il calabrone ha qualcosa del nocchiero, la lentezza greve
forse, o il motore uggioso, ma per un pezzo
non si fa la storia: è comune anche la ricerca di approdo.
Il rumore, d’accordo, il rumore di un pistone ronza
malamente si perde quando libera il viaggio dal suolo.
(Happy eternity, G.A.)
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