Scritto da © Fausto Raso - Sab, 04/11/2017 - 23:59
Vi siete mai soffermati a riflettere sul motivo per
cui la carrozza a due o più cavalli che un tempo
serviva per il regolare trasporto di persone da un
luogo all’altro si chiama (o chiamava) diligenza?
No?! Bene. Allora approfittiamone e viaggiamo
assieme, con la fantasia, sulla diligenza che ci
condurrà al mare. Durante il percorso, breve, vedremo
come è nato il nome di questa vettura che
ha sempre un suo intramontabile fascino.
Come la grande maggioranza delle parole anche
“diligenza” si rifà al padre della nostra lingua:
il latino. E dal latino “diligentia”, appunto, è
nato il termine italiano con due significati diversi
ma strettamente in rapporto tra loro (anche se,
per la verità, diligenza nel significato di “vettura”
ci è giunto dal francese “diligence”: il francese
non è figlio del latino?). Ma andiamo con ordine.
Nella prima accezione il termine diligenza ha
conservato lo stesso significato che aveva il latino
“diligentia”, vale a dire ‘cura’, ‘zelo’, ‘premura’ e
perché no? ‘fretta’. In seguito ha assunto anche
il significato di “vettura”, “carrozza”. Ma che
rapporto intercorre tra diligenza nel significato
di ‘premura’ e quello di ‘carrozza’? Un rapporto
strettissimo. In Francia, tra il Seicento e il
Settecento, si chiamò “carrosse de diligence” un
mezzo di trasporto rapido che viaggiasse con la
massima ‘premura’ (‘diligence’). Con il trascorrere
del tempo, come accade spesso in fatto di
lingua, si tralasciò “carrosse de diligence” e restò
solo ‘diligence’, donde la nostra “diligenza”.
Fausto Raso
Vi siete mai soffermati a riflettere sul motivo per
cui la carrozza a due o più cavalli che un tempo
serviva per il regolare trasporto di persone da un
luogo all’altro si chiama (o chiamava) diligenza?
No?! Bene. Allora approfittiamone e viaggiamo
assieme, con la fantasia, sulla diligenza che ci
condurrà al mare. Durante il percorso, breve, vedremo
come è nato il nome di questa vettura che
ha sempre un suo intramontabile fascino.
Come la grande maggioranza delle parole anche
“diligenza” si rifà al padre della nostra lingua:
il latino. E dal latino “diligentia”, appunto, è
nato il termine italiano con due significati diversi
ma strettamente in rapporto tra loro (anche se,
per la verità, diligenza nel significato di “vettura”
ci è giunto dal francese “diligence”: il francese
non è figlio del latino?). Ma andiamo con ordine.
Nella prima accezione il termine diligenza ha
conservato lo stesso significato che aveva il latino
“diligentia”, vale a dire ‘cura’, ‘zelo’, ‘premura’ e
perché no? ‘fretta’. In seguito ha assunto anche
il significato di “vettura”, “carrozza”. Ma che
rapporto intercorre tra diligenza nel significato
di ‘premura’ e quello di ‘carrozza’? Un rapporto
strettissimo. In Francia, tra il Seicento e il
Settecento, si chiamò “carrosse de diligence” un
mezzo di trasporto rapido che viaggiasse con la
massima ‘premura’ (‘diligence’). Con il trascorrere
del tempo, come accade spesso in fatto di
lingua, si tralasciò “carrosse de diligence” e restò
solo ‘diligence’, donde la nostra “diligenza”.
Fausto Raso
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