Scritto da © Falug - Gio, 05/02/2015 - 13:11
Scrive senza sosta, il tempo.
Intreccia trame, forgia destini.
Talvolta indugia sulle crepe dei muri
e sulle rughe dei volti,
poi prosegue inesorabile,
accumulando e incrociando storie,
creando immense scenografie
di cui non è più possibile vedere l'inizio
né immaginarne l'esito.
Scrive senza sosta, il tempo,
cinico e indifferente,
uccidendo e partorendo creature,
generando speranze e tradendo illusioni,
provocando fiumi di lacrime e talvolta
illuminando di sorrisi i visi.
Anche di noi si è preso gioco
facendoci incontrare ed innamorare.
Ci siamo affidati alla sua invisibile corrente
come fosse la via maestra verso la sospirata felicità.
Ma il tempo gaglioffo gioca con le contingenze,
si trastulla con gli imprevisti, si balocca con le distrazioni.
D'improvviso, come fiume che trascina inesorabile
ogni cosa verso spaventevoli cateratte ,
così il flusso del tempo
ci ha condotto dentro un tragico vortice,
dove la storia che stava dipanando su di noi
ha trovato la parola fine.
E' precipitata nel gorgo,
ad accrescere in quel fondale
la catasta di resti e macerie
d'attimi infinitesimi e di storie lunghissime,
d'appuntamenti mancati e di progetti falliti.
Si disferà rapidamente
e tornerà ad essere semplice molecola,
sparpagliata nel vento,
per diventare semente di nuove, effimere storie
nel ventre instancabile del tempo
Intreccia trame, forgia destini.
Talvolta indugia sulle crepe dei muri
e sulle rughe dei volti,
poi prosegue inesorabile,
accumulando e incrociando storie,
creando immense scenografie
di cui non è più possibile vedere l'inizio
né immaginarne l'esito.
Scrive senza sosta, il tempo,
cinico e indifferente,
uccidendo e partorendo creature,
generando speranze e tradendo illusioni,
provocando fiumi di lacrime e talvolta
illuminando di sorrisi i visi.
Anche di noi si è preso gioco
facendoci incontrare ed innamorare.
Ci siamo affidati alla sua invisibile corrente
come fosse la via maestra verso la sospirata felicità.
Ma il tempo gaglioffo gioca con le contingenze,
si trastulla con gli imprevisti, si balocca con le distrazioni.
D'improvviso, come fiume che trascina inesorabile
ogni cosa verso spaventevoli cateratte ,
così il flusso del tempo
ci ha condotto dentro un tragico vortice,
dove la storia che stava dipanando su di noi
ha trovato la parola fine.
E' precipitata nel gorgo,
ad accrescere in quel fondale
la catasta di resti e macerie
d'attimi infinitesimi e di storie lunghissime,
d'appuntamenti mancati e di progetti falliti.
Si disferà rapidamente
e tornerà ad essere semplice molecola,
sparpagliata nel vento,
per diventare semente di nuove, effimere storie
nel ventre instancabile del tempo
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