Scritto da © Ezio Falcomer - Dom, 06/03/2016 - 10:12
Viene il silenzio
e mi divora le parole
inutilmente eiaculate.
Intingo la mia solitudine
nell'amarezza
di un caffé
freddo.
Sogno triste come la neve
calpestata.
E le pile di piatti sul lavello
mi gridano
l'urgenza della vita.
E' la perplessità della domenica mattina
a stridermi dentro.
e mi divora le parole
inutilmente eiaculate.
Intingo la mia solitudine
nell'amarezza
di un caffé
freddo.
Sogno triste come la neve
calpestata.
E le pile di piatti sul lavello
mi gridano
l'urgenza della vita.
E' la perplessità della domenica mattina
a stridermi dentro.
»
- Blog di Ezio Falcomer
- 520 letture