Scritto da © erremmeccì - Dom, 27/01/2013 - 14:57
Un sogno
un terribile incubo
irrompe
da un po’
nel lavorìo notturno della mente:
le dita premono
con disperata insistenza
su interruttori inerti
lo sguardo corre
angosciato
a lampadari
irrimediabilmente spenti.
Negli angoli bui
di un lungo corridoio
senza fine
presenze ignote
ostili
incombono.
Impotente
un lamento sfugge
dalle labbra
allerta la coscienza
impone il risveglio.
Riprende man mano
il cuore
il suo ritmo consueto
ma
perché
perché la luce
- onirico orrore -
non si accendeva ?
Perché
il buio
nelle stanze dell'anima ?
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