Scritto da © erremmeccì - Ven, 06/12/2013 - 11:36
Sempre un assillo mi pungola,
mai piena è la mia gioia.
Sempre la vecchia piaga
dubbi secerne
purulenti
e l'ombra
- paziente
di maligna pazienza -
attende
a palpebre socchiuse
per soffocare
ogni
possibile
intervallo
del dolore.
Forte però
ben radicato
in questa terra di pena
e di luce
è l’albero della vita
estirparlo non può
l'uragano
vividi lo illuminano
i fulmini,
agita le sue foglie
il vento freddo dell’inverno
non spezza i suoi rami
( sempre al cielo
si tendono )
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