Scritto da © erremmeccì - Gio, 11/09/2014 - 14:14
farsa e strazio
sillabe e gesti
come corazze
vuote
d’insetti
morti
e lì
esattamente al centro
-equatore dolente
fra sterno e smarrimento-
il grumo che non affonda
che non si scioglie
impedisce il respiro
ottunde la gioia
si camuffa, talora,
gioca a nascondersi...
Perennemente
monta la guardia
alle porte del giorno.
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