Scritto da © erremmeccì - Ven, 14/02/2014 - 19:15
È breve
Dio
il nostro tempo
diluito nell’assenzio
dei tramonti d’estate
nella rincorsa al volo di una rondine
di un calabrone
nell’elaborazione attenta di progetti
che non ci appartengono
e mordono e graffiano,
divenuti ricordo.
Vedo sfogliarsi un giorno dietro l’altro
e gemme sostituirsi a brine
e crescere
dentro di me
il sapere
che nulla e tutto
si tendono la mano,
s’abbracciano
s’abbracceranno.
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