Scritto da © erremmeccì - Gio, 21/11/2013 - 16:19
Risveglio.
Tepori d’autunno
tardivo
aromi di felicità
( la felicità è forma piena
di giorni d’arduo nitore).
Luce violenta
lama che balena
e affonda
nella carne inerme
della mia giovinezza.
Buio.
Nel buio di una sera
fredda
d’autunno
ho calcolato con allucinata
precisione
la distanza fra il mio dolore
e le stelle.
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