Scritto da © Enzo53 - Mar, 09/12/2014 - 16:00
Non so mentire,
non so pensare,
non so volere.
Sono la periferia
di una città inesistente,
il commento prolisso
a un libro non scritto.
E come pazzia gracidante
dell’universo morto,
cadavere ruotante
dello spazio fisico,
la mia bandiera anonima
fluttua nel vento della sera.
Da una botola
precipito nello spazio infinito
in una caduta senza direzione.
Il mio pensiero non contiene raziocini,
la mia esistenza non ha emozioni.
La mia anima
è un antro nero,
un pozzo senza pareti,
una vasta voragine
intorno al nulla.
E come un sottile movimento della trepidazione
l’intimo linguaggio della mia coscienza
naviga tra assurdi suoni dell’inquietudine.
non so pensare,
non so volere.
Sono la periferia
di una città inesistente,
il commento prolisso
a un libro non scritto.
E come pazzia gracidante
dell’universo morto,
cadavere ruotante
dello spazio fisico,
la mia bandiera anonima
fluttua nel vento della sera.
Da una botola
precipito nello spazio infinito
in una caduta senza direzione.
Il mio pensiero non contiene raziocini,
la mia esistenza non ha emozioni.
La mia anima
è un antro nero,
un pozzo senza pareti,
una vasta voragine
intorno al nulla.
E come un sottile movimento della trepidazione
l’intimo linguaggio della mia coscienza
naviga tra assurdi suoni dell’inquietudine.
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