Scritto da © Enzo53 - Dom, 21/07/2013 - 21:24
Doveri eseguiti
in una vaga penombra,
in un alone appena visibile,
vicino a cose tranquille
che non riesco a delineare.
La fatica
che talvolta compio
per dimenticare l’anima,
il pensiero
che talvolta elaboro
per dimenticare l’agire,
si tramutano
in una specie di tenerezza
priva di sentimento,
una compassione
logora e vuota.
E assisto attento
a uno spettacolo illusorio.
Una grande calma,
soave come una cosa inutile,
scende nel fondo del mio essere.
E nel cielo dei miei sogni
s’illumina l’esistenza
come un lampione di periferia.
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