Scritto da © Enzo53 - Ven, 16/01/2015 - 16:49
Vicende umane
solcano l’universo,
come l’aratro
d’un destino ammansito,
tra verità e cospirazioni.
Noi temerari,
licenziosi e folli,
ricerchiamo codici sbiaditi
nella vertigine esistenziale
d’una sommessa equità.
Brindisi, auguri e doni,
musica e intrallazzi,
canti, urla e balli,
scolpiti dal guizzo d’una fiammella
e dal vento della memoria.
Sdraiati sui cuscini,
densi di piacere,
affini e liberi,
impasteremo l’aria d’ombre,
tra scomposti abbracci e copule.
E il freddo
aggraverà l’esilio,
la solitudine e la penuria.
Noi testardi e arroganti,
superstiti d’eccidi e d’insanie,
spasimeremo nella compiutezza
di fragili amicizie,
vagheggiando amore e fecondità,
tra brame d’uguaglianza.
Ci saranno altri giorni
e la festa continuerà nei secoli,
tra alberi spogli
e grida dei miseri
nel silenzio delle notti.
solcano l’universo,
come l’aratro
d’un destino ammansito,
tra verità e cospirazioni.
Noi temerari,
licenziosi e folli,
ricerchiamo codici sbiaditi
nella vertigine esistenziale
d’una sommessa equità.
Brindisi, auguri e doni,
musica e intrallazzi,
canti, urla e balli,
scolpiti dal guizzo d’una fiammella
e dal vento della memoria.
Sdraiati sui cuscini,
densi di piacere,
affini e liberi,
impasteremo l’aria d’ombre,
tra scomposti abbracci e copule.
E il freddo
aggraverà l’esilio,
la solitudine e la penuria.
Noi testardi e arroganti,
superstiti d’eccidi e d’insanie,
spasimeremo nella compiutezza
di fragili amicizie,
vagheggiando amore e fecondità,
tra brame d’uguaglianza.
Ci saranno altri giorni
e la festa continuerà nei secoli,
tra alberi spogli
e grida dei miseri
nel silenzio delle notti.
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