Scritto da © ElfoGuerriero - Mar, 19/05/2015 - 10:06
Per cogliere i rami di limonio
togliesti le pantofole d’argento
piccoli candidi piedi ingrigisti di limo
mentre a veste raccolta
ridevi inebriata di fiori
Il gioco del sole e del vento
suonava riflessi di luce da concentriche onde
ogni passo increspava tramonto
riflesso in te che alba d’amore eri
in quell’incedere lieve
Non dimentico quel tempo
parimenti riscopro ogni giorno
nell’ombra veloce di sorridente sguardo
quei fiori minimi, quei luoghi effimeri
cresciuti fianco a fianco
io viandante dei boschi, tu ninfa d’acque
eppure, in quel luogo di confini
giunte le mani, ci si sciolse in danze
e ancora continua quell’andare e ritornare
come maree sigiziali alle barene
Così è il tuo sorriso di autunnale salicornia
un palpito rubino al mio sentire
perché riesci, con gesto noncurante
più di mille e mille mie parole
a raccontarmi d’amore.
togliesti le pantofole d’argento
piccoli candidi piedi ingrigisti di limo
mentre a veste raccolta
ridevi inebriata di fiori
Il gioco del sole e del vento
suonava riflessi di luce da concentriche onde
ogni passo increspava tramonto
riflesso in te che alba d’amore eri
in quell’incedere lieve
Non dimentico quel tempo
parimenti riscopro ogni giorno
nell’ombra veloce di sorridente sguardo
quei fiori minimi, quei luoghi effimeri
cresciuti fianco a fianco
io viandante dei boschi, tu ninfa d’acque
eppure, in quel luogo di confini
giunte le mani, ci si sciolse in danze
e ancora continua quell’andare e ritornare
come maree sigiziali alle barene
Così è il tuo sorriso di autunnale salicornia
un palpito rubino al mio sentire
perché riesci, con gesto noncurante
più di mille e mille mie parole
a raccontarmi d’amore.
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