Scritto da © Eleonora Callegari - Lun, 10/04/2017 - 21:08
Un vecchino rugoso e un po' gobbo ogni mattina arrivava al parco, abbracciava il tronco di uno splendido ciliegio in fiore e diceva "Come sei bello! Vorrei essere te" e quel tronco liscio tradiva un fremito. La gente rideva, lo prendeva per matto.
Dopo qualche tempo il vecchino sparì e di lui non si seppe più nulla ma, un giorno, osservando quella corteccia, vidi alcune strane protuberanze che assomigliavano ad una creatura umana. Mi sorrideva strizzando l'occhio. Allora capii dov'era finito quell'uomo tanto annoso con la pelle corteccia e un sogno nelle pupille...
Ora girano voci su di una strana figura che scende dal ciliegio e passeggia per i vialetti
nelle notti di primavera quando una morbida cascata rosa si riversa sui rami di quell'albero.
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